Il Controller
Torniamo con il modello Radeon R7 ad avere le classiche viti per accedere al controller/PCB dell’SSD. AL solito troviamo quattro viti a croce presenti ai quattro lati inferiori dello chassis, di cui una coperta dal sigillo di garanzia.
Rimosse le viti, possiamo dunque sollevare il coperchio principale e trovare il PCB ancorato al secondo coperchio in alluminio con altre quattro viti.
Rimuovendo anche queste altre quattro viti, potremo finalmente estrarre il PCB.
Questo ha una colarazione classica verde scuro e entrambi i lati sono caratterizzati dai chip NAND Flash MLC.
Analizzando meglio il PCB troviamo il controller Indilinx Barefoot 3 M00 posto quasi al centro del PCB. Al solito il controller Indilinx Barefoot 3 M00 ha sigla IDX500M00-BC ed ha il classico socket BGA il quale contiene al suo interno un processore ARM Cortex Dual-Core abbinato al coprocessore matematico OCZ Aragon presente anche nei precedenti modelli.
Intorno al controller Indilinx Barefoot 3 M00 troviamo i primi 8 chip NAND Toshiba A19 di tipo MLC con sigla TH58TEG7DDKBA4C da 16GB ciascuno. Gli altri 8, posti nel lato inferiore del PCB, per un totale di 16 chip di memoria NAND offrono una capacità complessiva di 253GB che si riducono a 240GB, in quanto la percentuale rimanente di spazio verrà sfruttata dall’over-provisioning. Una volta formattato l’SSD, tale capacità scenderà di poco offrendo uno spazio complessivo per l’utente di 223GB.
Infine troviamo sempre per entrambi i lati due chip DRAM cache DDR3L 1600MHz di produzione Micron siglati 5JK77 D9PSH su socket FBGA. Entrambi i chip offrono 512MB totali per funzioni TRIM, Garbage Collection etc.
Ora prima di passare alla fase di test andiamo ad analizzare, nel prossimo capitolo, il nuovo software di monitoraggio e gestione OCZ SSD Guru.